MANTEGARI
L'albero della Famiglia

IL LIBRO

Questo libro, risultato di una lunga e grande ricerca storica e genealogica, svolta principalmente a partire dalle visite ad archivi pubblici e privati, musei, biblioteche e contatti personali in varie città dell'Argentina, Brasile e Italia, propone la ricostruzione delle tracce di una storia sull'Immigrazione parmiggiana a Buenos Aires, Argentina.

Una storia minima, familiare e particolare, che ci mostra l'enorme importanza che ebbe la presenza dell'Italia e degli italiani, e che rispecchia questo grande fenomeno mondiale accaduto a cavallo tra la seconda metà dell'800 e la prima metà del '900, in cui solo l'Argentina ricevette oltre 4.000.000 di immigrati che nel 1895 rappresentavano il 25,5% della popolazione complessiva. Gli italiani furono 2.000.000 e gli spagnoli 1.400.000, rafforzando così, una identità del tutto nuova e una serie di tracce e tradizioni che li definiscono.

Oscar Alarcón Mantegari

Mantegari - El Arbol de la Familia

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Mantegari. El Arbol de la famlia

CAPITOLI

1. CERCANDO LE RADICI


Immagina che la tua Famiglia sia un albero. Ogni albero ha una radice, frutti e semi. Ogni bambino o bambina che nasce è un nuovo frutto che si aggiunge all'albero. Possiamo chiamare quell'albero "Albero di famiglia".

Genealogia è lo studio dell'origine delle famiglie. Attraverso la genealogia è possibile scoprire chi è nato prima di noi. Le diverse generazioni che si formano, una dopo l'altra. Se le disegniamo, sono molto simili a un albero. Per questo si chiama ALBERO GENEALOGICO.

Dove è nata la mia famiglia? Quante generazioni sono esistite? Come sono arrivate fin qui? Cosa facevano, dove vivevano, cosa mangiavano?

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2. COME SIAMO ARRIVATI FIN QUI

Dal momento in cui uomini e donne che erano riuniti in tribù nomadi si mossero dal cuore dell'Africa per popolare tutto il mondo, il viaggio passa a far parte delle pratiche degli individui e della società.

La storia del continente americano è attraversata dalle migrazioni: dall'inizio degli insediamenti da più di 40.000 anni, si passa al processo di conquiste e colonizzazione europea a partire dal '400, fino al grande trasferimento di popolazione accaduto nel '800 e nel '900 fino ai giorni nostri.

La rivoluzione industriale generò dei cambiamenti che toccarono la vita di milioni di persone e portò con sé la necessità dei Paesi europei di espandere al di fuori dei loro confini in cerca di materia prima, mercati per i loro prodotti industriali e nuove terre per una popolazione che cresceva come mai visto prima. Ad esempio, a cavallo tra il 1820 e il 1924, 55 milioni di persone hanno incrociato l'oceano tra l'Europa e le Americhe. L'Argentina è stata una delle destinazioni scelte.

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3. I PRIMI ITALIANI NELLA PAMPA

Il popolamento bianco della Regione Bonaerense ebbe come pietre miliari la fondazione del Forte Kakul Huinkul (attuale Partito di Maipú e Guido) nel 1818, e del Forte Indipendenza (Tandil), 1823.

Con loro inizia l'avanzata su terra indigena a sud del Rio Salado, anche se in realtà ci sono già state incursioni in questi territori dall'arrivo degli spagnoli nel XVI secolo, di cui sono rimaste descrizioni del paesaggio, fauna e flora e di un suolo che era ancora indiano, ma che non si concretizzò in una popolazione effettiva e duratura.

Dietro la sicurezza dei Forti cominciarono ad arrivare i primi coraggiosi produttori che rischiavano di stabilirsi in queste terre, poiché la loro esistenza motivava un costante transito di soldati, commercianti e comunicazioni che da sole davano vita alla regione.

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4. IL COMMERCIO RURALE DI ALLORA

Dall'inizio dell'Ottocento il trasporto dei passeggeri e delle poste veniva effettuato tramite le Galeras o Corrieri, con "Postas" lungo il percorso per consentire il cambio dei cavalli e fornire servizi ai passeggeri.

Le "Postas" servivano per cambiare la cavalcatura, con grande rassegnazione, per mangiare e bere qualcosa, e per riposarsi dalle fatiche dei viaggi duri e polverosi. Alcuni di essi erano anche "Pulperias", miserabili supermercati della Pampa, che crescevano più con l’acquisto che con la vendita di “mercancías”.

Alcune di queste “Esquinas”, testimoni silenziosi della nostra storia, sopravvivono ancora”.

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5. LA FONDAZIONE DI RAUCH

Ricordando il passato, osserviamo una regione composta da persone quasi analfabete, alcune delle quali sapevano a malapena come disegnare la propria firma; anche tra i proprietari di terra erano pochi quelli che sapevano leggere e scrivere con un certo grado di correttezza. D'altra parte le abitudini erano semplici, dure e talvolta crudeli. I lavori rurali hanno lasciato il segno negli abitanti della prateria.

Le loro case erano molto povere, arredate con pochi elementi, quelli necessari alla sussistenza e al riposo quotidiano: una capanna coperta di paglia, talvolta coperta di rami vari e cortile, un lettino fatto di strisce di cuoio, alcuni oggetti da cucina.

Il luogo d'incontro comune erano "las pulperías", ovvero piccoli negozi di alimentari, punti vendita al dettaglio anche di bevande, installati nelle città, agli incroci o vicino ai locali più importanti. L'acquavite, il tabacco e le carte da gioco erano gli elementi preferiti per far passare il tempo e un fattore essenziale nelle faide che spesso degeneravano in risse e duelli "criollos".

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6. CASA MANTEGARI

Casa commerciale fondata intorno al 1899 da Bartolomeo (Bartolo) Mantegari a Rauch, all'angolo tra Avda. San Martín e Bolívar. Successivamente venne stabilita all'angolo tra Avda. San Martín e Alberti. All'inizio era un'attività di ortofrutta per poi trasformarsi in un rinomato emporio gestito da Bartolomeo (Bartolo) Mantegari e i figli.

Questo italiano puro, forgiato nell'incudine del lavoro, era originario di Casale di Tornolo, un comune (paese) situato in provincia di Parma, nella regione Emilia-Romagna, Italia. Figlio di Antonio Mantegari e Juana (Giovanna) Garatti. Nacque il 02/03/1835.

In Argentina si stabilì nella città di Ayacucho dove sposò Julia Borelli il 26 ottobre 1867. Genitori di Pedro Estéfano (26/10/1869), Antonio Carlos (14/07/1873), Samuel, Juana, Corina e Manuel Angel (01/01/1884).

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7. TANDIL, 1970

Tandil, anni '70, questo sono io.

Davanti alla casa di Villa Italia, dove sono nato. Il 17 luglio 1970 alle ore 12:05, figlio di Ester Angela Mantegari e Eduardo Alfredo Alarcón, nipote di Manuel (Manolo) Bartolomé Mantegari e Ester (la Vieja) Josefa Preciado da parte materna e Oscar Pedro Alarcón e Alicia Villalba da parte paterna . Sono il più grande di cinque fratelli. Dopo di me vengono Gabriela Mercedes, Sebastián Manuel, Mariano Ignacio ed Emiliano Martín.

Mio nonno Manolo non mi ha conobbe. Quando da Rauch arrivò a Tandil nel 1950, mia madre nacque il 21 aprile. E poi, il 9 novembre dello stesso anno, morì.

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8. IL VIAGGIO IN ITALIA

Nel mese di ottobre 2009, dopo 5 anni di ricerche negli archivi storici, uffici dello stato civile, chiese, chiecchierate in famiglia, ecc, era giunto il momento di trovare l'ultimo pezzo mancante per assemblare il puzzle familiare. L'atto di nascita di Bartolomeo Mantegari, figlio di Antonio Mantegari e Giovanna Garatti, nato il 3 febbraio 1835 a Casale Val di Taro, Parma.

E in un viaggio da Barcellona a Milano ebbe inizio la grande avventura.

Abbiamo lasciato l'aeroporto di Malpensa verso la stazione di Milano Centrale dove siamo stati ricevuti e ospitati dalla mia amica Fernanda Menéndez, un'artista pittrice che vive lì da molti anni.

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9. LE ORIGINI. I PAESI DI CASALE VAL DI TARO

Stavamo viaggiando in Italia a causa della nostra ricerca familiare. Da Milano all'interno della provincia di Parma. Borgo Val di Taro. Per la nostra sorpresa era una domenica festiva in città. Avevamo già visitato Casale Val di Taro, Bedonia e Tornolo.

Al mattino siamo andati a fare una piccola passeggiata. La città era vivace. Le “mamme” cucinano all'aperto, spettacoli circensi e numerose bancarelle con prodotti regionali.

Il destino ha voluto che in una di quelle postazioni incontrassimo Giacomo Bernardi, con i suoi libri rappresentando l'Associazione Ricerche Valtaresi “A. Emanuele”. Fu proprio lì che si aprì una grande finestra quando scoprì in uno dei suoi libri la storia dei 5 paesi di Casale Val di Taro.

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10. PER PROCACCIARSI IL VITTO

Perché emigravano?

"L'emigrazione nella quase totalità dei casi non è um piacere, ma una necessità ineluttabile [...] Un eccellente uomo e cristiano esemplare d' un paesello di montagna [...] alle mie osservazioni [egli] oppose questo semplice, doloroso dilemma: o rubare o emigrare.

Rubare né devo né voglio [...]; guadagnar qui il pane per me e per miei figli non m'è possibile. Che fare adunque? Emigrare: è l'unica risorsa che ci resta...", scriverà nel 1887, mons. Giovanni Battista Scalabrini, nel suo primo, importante testo sul fenomeno migratorio.

Il capitano Antonio Boccia, nel ricordato Viaggio ai monti di Parma (1804) delineando il carattere degli abitanti di Santa Maria del Taro scriveva: "Pure son laboriosi, mentre non vi è palmo di terreno suscettibile di coltura che non sia messo a profitto [...]

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11. LONTANO, LONTANO

Secondo il racconto di Davide Mantegari, nostro cugino parmense, l'origine della nostra famiglia risale all'anno 850 d.C. in una regione situata a nord di Milano.

Si ha notizia di una famiglia MANTEGAZIO che vi rimase svolgendo diverse attività durante il regno degli SFORZA, soprattutto in campo militare e che era una delle famiglie più ricche di Milano.

C'è un episodio famoso: intorno al 1400, Mantegazio Clementino V, detto “Boschino”, era il comandante delle truppe milanesi; I pavesi si ribellarono agli Sforza e a capo dei ribelli c'era il figlio di Boschino. Poi avvenne una battaglia in un luogo vicino a Pavia chiamato Campomorto. A causa della strage che seguì e durante la battaglia, Mantegazio Boschino cercò il figlio e lo uccise per essersi ribellato all'ordine costituito.

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12. MANTEGARI NEL MONDO

Nel 2005, quando è iniziata questa storia di ricerca familiare, la prima cosa che ho fatto è stata cercare su Internet, dove si trovava la più alta concentrazione del cognome Mantegari nel mondo. Ed emerge Parma in Italia, poi gli Stati Uniti, l'Argentina e il Brasile.

In Argentina, mia madre è l'ultima Mantegari di Tandil, provincia di Buenos Aires. Ce ne sono altri nella capitale, a Buenos Aires, ed altri a Cordoba, tutti parenti lontani provenienti da diverse regioni del Nord Italia: Parma, Lombardia, Milano, Genova, ecc.

I miei antenati provenivano da Casale Val di Taro, Tornolo, provincia di Parma, nella seconda metà dell'800.

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